Stop alla giungla fotovoltaica - 14.06.2009

Data pubblicazione: Aug 08, 2009 11:0:2 PM

LA NUOVA SARDEGNA - Ambiente e territorio : Stop alla giungla fotovoltaica

Galtellì aspetta ancora il parere della Regione. Bloccate tre serre nel Montiferru-Sinis 

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Prima bocciatura per un progetto targato Enervitabio ANGELO FONTANESI - GALTELLÌ. Il fenomeno delle serre fotovoltaiche che come funghi stanno spuntando in diverse piane agricole della Sardegna potrebbe avere trovato il primo ostacolo normativo. Un progetto fotocopia di quelli presentati nei mesi scorsi al Suap di Galtellì per la realizzazione di diverse serre per la produzione di aloe, è stato inoltrato sempre dalla EnerVitaBio di Ravenna al Comune di Narbolia ma è stato stoppato dal Servizio sostenibilità ambientale e valutazione impatti (Savi) dell’assessorato regionale all’Ambiente. Il progetto presentato al Suap del Montiferru-Sinis prevede complessivamente l’installazione di tre diversi impianti serricoli. Per la produzione prevalente di aloe ma anche di altri ortaggi con coperture fotovoltaiche per una superficie complessiva di circa 63 ettari. Una azienda agricola capace in teoria di produrre centinaia di tonnellate di aloe, ma contestualmente anche circa 29 Mw di corrente all’anno da monetizzare attraverso il Conto Energia. «Così come il nostro Comune - dice il sindaco di Galtellì Renzo Soro - anche quello di Narbolia ha avuto subito grosse perplessità sulla liceità di un intervento di tali dimensioni e si è rivolta al Savi». L’altro ieri la svolta: da Cagliari intimano al Suap del Montiferru di congelare la concessione delle autorizzazioni sino a che non vengano prodotte ulteriori certificazioni. «Ho avuto la notizia direttamente dal mio omologo di Narbolia Fabrizio Fais che era a conoscenza del nostro caso - dice Renzo Soro - anche loro si chiedono come sia possibile che per realizzare impianti di certe dimensioni non sia necessaria la valutazione di impatto ambientale e si pongono dubbi anche sulla mastodontica espansione delle serre, sul loro effettivo scopo agricolo e sulle loro future dismissioni». «La decisione del Savi di stoppare quei progetti dunque non fa che confortare i nostri dubbi che sono anche quelli di altri comuni. Non ci siamo solo noi e Narbolia infatti impegnati in questa ricerca di chiarezza normativa, ma anche i comuni di San Vero Milis e di San Giovanni Suergiu dove si stanno manifestando le medesime situazioni. Giovedì prossimo ho un appuntamento a Cagliari con il direttore del Savi - annuncia Soro - e in quell’occasione avrò modo di presentargli tutte le nostre perplessità così come del resto ha già fatto nei giorni scorsi all’unanimità il consiglio comunale inviando una dettagliata domanda di chiarimenti sulla problematica al presidente della Regione Cappellacci e a tutti gli assessorati e enti competenti». Dopo allarmi velati, sussurri e grida la guerra alla giungla del fotovoltaico sembra ormai dichiarata ufficialmente su tutto il territorio regionale e una chiara e definitiva spiegazione normativa sul caso diventa ora improcrastinabile.