Jathropha

La Jatropha Curcas non è una fonte di cibo per animali o esseri umani e nella corsa per la produzione di biocarburanti come sostituzione al combustibile fossile potrebbe rivelarsi una soluzione ideale. Ma come gli eventi recenti hanno fatto intuire ancora la produzione del biocarburante coinvolge il settore alimentare (biocarburanti di 1° generazione) con grano, mais, canola e olio di palma. “Per questo il biodiesel prodotto dalla Jatropha Curcas come fonte di energia elettrica e combustibile si dimostra essere una passo avanti verso un utilizzo sostenibile dei biocarburanti”, parole di Ronald Wärtsilä e aggiunge “l’olio estratto dalla Jatropha è un biocarburante che ha un grande potenziale in quanto la Jatropha può essere coltivata non nelle aree delle foreste pluviali (come la canna da zucchero N.D.T.), ma anche in prossimità del deserto”. L’impianto di Wartsila produrrà energia elettrica per 20.000 abitazioni mentre il calore prodotto verrà utilizzato da agricoltori locali per riscaldare le serre ed in particolari processi di asciugatura di fertilizzanti.

Ma già l’olio di Jatropha Curcas verrà utilizzato in una centrale italiana inprovincia di Ascoli Piceno dove grazie ad un accordo fra la società impiantistica Troiani e Ciarocchi di Monteprandone e il governo del Madagascar dove verranno coltivati 100.000 ettari a Jatropha. L’investimento ammonta a 5 milioni di € grazie ai quali si prevedono di poter ricavare 300.000 tonnellate di olio vegetale. L’obiettivo spiegano i titolari dell’azienda italiana è quello di “poter favorire nel prossimo futuro (2-3 anni) la costruzione nel territorio ascolano di tante piccole centrali elettriche di piccole dimensioni, 1 MW ciascuna, alimentate proprio con l’olio di Jatropha Curcas del Madagascar. In quella zona e con l’estensione di coltivazioni, potremmo avere tanto materiale da sostenere l’intero fabbisogno energetico del Piceno fra cittadini ed imprese”.