Agricoltura ambiente ed energia

Agricoltura ambiente ed energia

 

L’evoluzione della politica agricola ha imposto riflessioni in tutte le sue aree strategiche e ad una “rivisitazione” del rapporto tra l’agricoltura ed i fenomeni naturali ed alla trasformazione del territorio. E’ evidente per quanto premesso come vi sia non soltanto un legame ma una vera e propria una stretta interdipendenza dell’agricoltura con i settori dell’energia e dell’ambiente.

 

Nel contesto dell’agricoltura italiana questa condizione potrebbe portare ad un nuovo scenario locale in cui l’imprenditore agricolo sia proprietario non più d’un “fondo coltivato” ma di una vera e propria azienda multifunzionale, e multisettoriale, produttore quindi non solo di beni alimentari, o di servizi ambientali, ma anche di energia per la collettività. E’ bene capire che questo scenario locale potrebbe fornire le risposte alle domande irrisolte nel sistema globale di consumo nel quale le risorse energetiche tradizionali si stanno velocemente esaurendo: l'attuale consumo annuo di petrolio è quattro volte superiore rispetto all'apporto dei nuovi giacimenti e per i prossimi 30-35 anni il petrolio rimarrà la principale fonte di energia. L'esaurimento delle scorte potrà essere ancor più rapido se guardiamo ai consumi del colosso Cina, la cui domanda energetica è quasi raddoppiata nell'ultimo decennio e sarà, entro il 2020, analoga a quella degli Stati Uniti. Tutto questo mentre il gas naturale mostrerà crescenti consumi a scapito del carbone, ed assai incerto è il futuro del nucleare.

 

Entro i prossimi 6 anni (2016), occorrerà dunque portare il contributo delle energie dette “rinnovabili” al 15% almeno del totale degli attuali consumi mondiali, stimati nell'ordine di 9.000 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), ma suscettibili forse di raggiungere i 14.000 Mtep/anno nel 2020, con un aumento, quindi, che interesserà i Paesi in via di sviluppo per circa il 60% del totale