Energie rinnovabili, proposta di legge del consigliere regionale PDL on. Giorgio Locci - 18 febbraio 2010

Data pubblicazione: Mar 13, 2010 6:37:0 AM

Sviluppare la produzione energetica da fonti rinnovabili, promuovendo l’installazione di nuovi impianti eolici e fotovoltaici nel rispetto di vincoli che garantiscano la tutela dell’ambiente e del paesaggio: è questo l’obiettivo della proposta di legge illustrata stamani alla stampa dal gruppo del Popolo Della Libertà in Consiglio regionale. La proposta, che ha per primo firmatario il consigliere Giorgio Locci, costituisce di fatto una vera e propria legge quadro con cui si mira a superare il vuoto normativo che si registra in Sardegna in materia di energie rinnovabili.

La proposta parte dal riconoscimento della necessità di un fattivo contributo della Sardegna al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti che l’Unione Europea, secondo quanto previsto dagli accordi di Kyoto, Johannesburg e Copenaghen, impone all’Italia e che prevedono che, entro il 2010, il 22 per centro dell’energia consumata sia prodotta da fonti rinnovabili. Tenuto conto delle difficoltà incontrate dalle altre Regioni italiane che hanno cercato di disciplinare la materia (su cui la Corte Costituzionale, in seguito alle ripetute impugnazioni da parte del Governo, ha riconosciuto la sostanziale inammissibilità di qualsiasi intervento normativo delle Regioni ordinarie che non si limiti al recepimento delle leggi nazionali), si è scelto di fare riferimento ai poteri normativi esclusivi riconosciuti alla Sardegna, in quanto Regione a Statuto speciale, in materia di urbanistica e disciplina del territorio.

La proposta prevede il divieto assoluto di installazione di impianti eolici e fotovoltaici nei parchi regionali, nelle zone sottoposte a vincolo integrale dal Piano paesaggistico regionale, nella fascia costiera di 2 km dal mare (con l’eccezione delle aree industriali), nella fascia di 1 km da fiumi e laghi e di 700 metri dai siti archeologici. Il divieto è esteso anche alla fascia di 500 metri dai centri abitati, di 200 metri dalle abitazioni rurali e dalle strade a scorrimento veloce e di 100 metri dalle altre strade, con eccezioni consentite per gli impianti cosiddetti ‘microeolici’ e ‘minieolici’. Per quanto riguarda le zone vincolate Sic e Zps, invece, viene recepita la normativa nazionale. La proposta riprende inoltre le norme sugli impianti eolici off-shore già introdotte nel cosiddetto ‘Piano casa’.

Vengono individuate come aree idonee per l’installazione delle torri eoliche e dei pannelli solari quelle industriali e artigianali, quelle limitrofe per un raggio di 6 km e quelle già compromesse dal punto di vista ambientale. Per il fotovoltaico sono idonee anche le aree di pertinenza di stabilimenti produttivi, aziende agricole, potabilizzatori, depuratori, impianti di smaltimento dei rifiuti e di sollevamento delle acque, purché l’energia prodotta venga utilizzata prioritariamente per il funzionamento degli impianti (è comunque possibile la cessione della quota eccedente). A queste si aggiungono le discariche, i siti minerari, le cave e i capannoni, anche dismessi, purché i pannelli siano installati sulla struttura dell’edificio. Per tutte le aree non esplicitamente individuate ma non sottoposte a vincolo, è necessaria la Valutazione di impatto ambientale.

Viene inoltre reintrodotta la riserva energetica per le industrie energivore, già prevista nella finanziaria 2007, integrata con le misure nazionali relative al Virtual power plant. Sono previste limitazioni alle dimensioni dei singoli impianti nelle aree produttive, finalizzate a garantire una migliore distribuzione dei siti sul territorio ed una maggiore ricaduta occupazionale. Infine, viene disciplinato l’iter burocratico per il rilascio dell’autorizzazione unica prevista dalle norme nazionali.

Cagliari, 18 febbraio 2010

Potete scaricare la proposta di legge integrale qui:

http://www.megaupload.com/?d=MM4DFTGD