L’impianto di smaltimento rifiuti socialmente utile di Peccioli - innovazione per l'ambiente e la società

Data pubblicazione: Dec 13, 2009 11:18:40 AM

L’impianto di smaltimento rifiuti di Peccioli è ormai considerato diffusamente un impianto socialmente utile e ambientalmente d’avanguardia.

Cercherò brevemente di illustrare i percorsi che hanno portato alla soluzione di quello che nel 1988 si prefigurava come un grosso problema ambientale e che oggi invece acquisisce connotazioni diverse e senz’altro positive.

Nel 1988 eravamo di fronte a una discarica di rifiuti, di fatto non gestita, che raccoglieva i rifiuti di sei Comuni della zona. Opinione diffusa era che questa discarica dovesse chiudere (in realtà voleva dire solo cessare i conferimenti) per lasciare lo spazio a un nuovo impianto da costruire in altro Comune, così come era previsto dal piano provinciale di smaltimento rifiuti.

Capimmo subito che tutto questo avrebbe lasciato invariati tutti i problemi ecologici che una discarica del genere portava con sé. L’idea di procedere a un risanamento ambientale era improponibile per le casse comunali di allora, sarebbero servite enormi cifre per ridare a questo sito le dovute caratteristiche ambientali.

Ma proprio da lì partimmo, con un progetto che all’epoca fu definito di ampliamento e risanamento; ciò permetteva di bonificare il vecchio sito e recuperare nuove volumetrie (da mettere a disposizione per l’emergenza regionale in Toscana), riuscendo così a trovare quelle risorse economiche necessarie per l’operazione di bonifica ambientale.

Dopo aver superato le prime diffidenze dei cittadini, fu attuato un altro intervento di ampliamento, definito di ottimizzazione, che ci avrebbe permesso di produrre una maggiore quantità di biogas sufficiente a giustificare l’installazione di un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica da vendere all’Enel e acqua calda da distribuire con il teleriscaldamento nella vicina frazione di Legoli.

Oggi, grazie alla corretta gestione ambientale e allo stretto rapporto con i cittadini e con l’opinione pubblica, l’Amministrazione Provinciale ha individuato il nostro sito all’interno del piano di smaltimento rifiuti, definendolo come un “impianto di piano”; proprio in questi mesi, in forza di tale decisione, stiamo procedendo a un nuovo ampliamento per rispondere ai dettami del piano provinciale.

La continua attenzione alle problematiche ambientali, in una zona turistica come questa inserita nel cuore della Toscana, ha portato a percorrere la strada della certificazione, la stessa che ha consentito in questi mesi di ottenere la prestigiosa certificazione EMAS.

Parallelamente al problema ambientale abbiamo sempre guardato con molta attenzione anche all’aspetto economico del problema.

In circa dodici anni di attività imprenditoriale abbiamo prodotto complessivamente un giro d’affari di circa 100 milioni di Euro, permettendo al Comune prima e alla società Belvedere dopo, di realizzare importanti interventi nel territorio. La Belvedere Spa è la società pubblico privata che dal 1997 gestisce l’impianto di smaltimento rifiuti di Peccioli.

Abbiamo investito in infrastrutture e in opere importanti come strade, scuole, parcheggi e abbiamo supportato una parte della spesa corrente del Comune abbattendo tasse, tariffe, ampliando e migliorando i servizi offerti.

Come accennato, per rendere la gestione più snella nel 1997 è stata costituita la Belvedere Spa, che ha potuto raggiungere obiettivi importanti come la creazione di nuovi posti di lavoro.

L’aspetto di questa esperienza che ritengo più significativo e originale è il forte radicamento sociale e il consenso che in questi anni abbiamo saputo conquistare attorno all’impianto di smaltimento rifiuti.

Cercando di individuare quali siano stati gli elementi che più di tutti hanno contribuito a costruire un consenso e avvicinare i cittadini a questa attività ritenuta problematica, sono da considerare senz’altro la visione progettuale e la coerenza.

Anche nei momenti delicati, la forza di portare avanti obiettivi reali e una intensa progettualità, ha dato sicuramente agli Amministratori quella credibilità indispensabile per essere considerati interlocutori validi e affidabili.

I flussi costanti di rifiuti sono stati il presupposto per una corretta gestione ambientale, così come i risultati della gestione economica sono stati la premessa per una ricaduta in termini di ricchezza sul territorio: la costruzione di opere pubbliche e infrastrutture, il contenimento delle tariffe e delle tasse, la possibilità dell’ente di ampliare e migliorare la fascia dei servizi offerti, in modo particolare nei settori più deboli quali la terza età, le persone bisognose, la prima infanzia.

Un aspetto sicuramente da non sottovalutare di questo percorso è rappresentato dalla nascita dell’azionariato diffuso; infatti il 38% di piccoli azionisti (la maggior parte si tratta di cittadini del Comune di Peccioli) possiede una quota azionaria della Belvedere Spa e partecipa attivamente alla gestione dell’azienda e alla suddivisione degli utili. Nel 2003, dopo i primi tre anni di azionariato diffuso, è stata registrata una suddivisione di utili per una quota pari al 10% annuo del capitale investito.

Oggi quindi, dopo i due collocamenti azionari dell’aprile 2000 e del maggio 2003, il numero complessivo dei soci sale a 750 per un investimento complessivo di € 4.200.000; la Belvedere Spa rappresenta sicuramente una vera e propria public company locale.

Come già anticipato altra questione rilevante è rappresentata dall’impianto di teleriscaldamento costruito per gli abitanti di Legoli; quest’ultimi oltre ad avere in casa un impianto di riscaldamento, usufruiscono di uno sconto del 40% sul costo termico parametrato al costo del metano.

Da non dimenticare la forte incidenza sulle opportunità di lavoro, nuovi posti sono stati creati direttamente dalla Belvedere Spa, che impiega circa 30 persone, e circa 50 unità operative indirettamente attraverso la costituzione di cooperative con le quali la Belvedere si è comportata come un vero e proprio incubatore d’impresa.

Da considerare che tutto questo avviene in un Comune di appena 5.000 abitanti e in una zona in cui sei Comuni, 25.000 abitanti, gestiscono insieme con successo alcuni servizi attraverso la costituzione del PAV (Parco Alta Valdera).

Renzo Macelloni

Sindaco di Peccioli