Università dell'idrogeno - dove si trova

Data pubblicazione: Jul 03, 2009 6:33:51 AM

L'Università dell'Idrogeno si trova all'interno del villaggio turistico Cala Corvino. Questo villaggio è famoso per esser stato negli anni 80 il set del telefilm Professione Vacanza con Gerry Calà, Mara Venier, Gegia e altri. Per chi vuole raggiungerci dopo pranzo, il tragitto è molto semplice: basta prendere la superstrada per Bari e uscire a MONOPOLI NORD. Il Villaggio Cala Corvino è proprio di fronte l'uscita Monopoli Nord ed è impossibile sbagliare, sempre dritti fino alla freccia Monopoli Nord.

Appena arriveremo visiteremo il villaggio, verso le 13.00 pranzeremo, poi possiamo prendere un caffè in piscina e poi ci concentriamo sulla visita guidata degli impianti con spiegazione sul loro funzionamento: fotovoltaico, eolico, fuel cell, elettrolizzatori, macchina a idrogeno (Fiat Multipla), Sistemi di accumulo e di purificazione, ecc. In seguito ci sarà un piccolo seminario sulle fonti di energia rinnovabile, l'efficienza energetica e l'idrogeno.

Alla fine di tutto ciò siete liberi. Se volete divertivi potete andare nel centro storico di Polignano a Mare (a soli 3 km da Cala Corvino) è bellissimo, oppure nel centro storico di Monopoli (solo 1 km dal villaggio). A Monopoli c'è una vita notturna niente male con pub alla moda (per non parlare delle ragazze di Monopoli). Se volete potete passare la notte al villaggio e la mattina partire per Alberobello, Valle d'itria o Castellana Grotte. 

Monopoli, via all' Università per l' energia a idrogeno sarà la prima al mondo

Repubblica — 16 settembre 2006   pagina 4   sezione: BARI

Nasce in Puglia la prima "Università dell' idrogeno" al mondo. Insegnerà a imprenditori e tecnici come usare la più rivoluzionaria delle energie alternative direttamente nella produzione di beni. A Monopoli, nel residence turistico di Cala Corvino, è stata presentata ieri l' iniziativa della Confapi di Bari e della Codeco (la società di consulenza sull' utilizzo dell' idrogeno che già a febbraio scorso portò a Bari Jeremy Rifkin). «Si tratta del primo centro di formazione e informazione sull' idrogeno - spiega Angelo Consoli, della società - rivolto alle imprese non soltanto pugliesi. Altra attività fondamentale dell' Università dell' idrogeno sarà la cooperazione internazionale con l' area mediterranea e africana». Per l' operatività del centro, l' Amgas di Bari ha già realizzato l' impianto per l' uso dell' energia solare necessaria per la produzione d' idrogeno. Intanto, sulla base di un progetto brevettato in Toscana dalla industria Piel per la creazione di una rete di stazioni per il rifornimento a idrogeno, la Codeco è stata incaricata dalla Regione Puglia di stilare un documento programmatico sull' utilizzo dell' energia alternativa. L' idea è di progettare almeno cinque distributori in Puglia: uno per ogni provincia. (ilaria ficarella)

Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell'Università dell'Idrogeno di Monopoli (Bari) sul discorso del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. L'Università dell'Idrogeno (H2U - The Hydrogen University) è una fondazione non governativa che fa riferimento  a Jeremy Rifkin.

"Le parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sui temi del clima e dell'energia, sui temi dell'innovazione necessaria e possibile indicano chiaramente la direzione che il Paese deve percorrere".

 

L'anno iniziato oggi sarà decisivo per salvare il clima del pianeta. Dal 30 novembre all'11 dicembre 2009 è prevista a Copenhagen una Conferenza delle Nazioni Unite dove potrà nascere il nuovo Protocollo di Kyoto. Ci attende dunque un anno molto impegnativo per arrivare con successo a questo traguardo. Abbiamo molto apprezzato che il Capo dello Stato nel suo discorso di fine anno abbia posto il pacchetto clima- energia fra i temi prioritari, insieme, naturalmente, ad una richiesta di pace per la tormentata area mediterranea.

L'approvazione a fine anno 2008, da parte dell'Unione Europea del pacchetto, sia pure con qualche compromesso probabilmente non evitabile, costituisce in effetti un primo ed indispensabile passo verso la Conferenza di Copenhagen. In caso di successo, nel marzo 2010, in sede di Consiglio europeo sarà possibile correggere ulteriormente il testo dell'accordo (passare da una riduzione del 20% delle emissioni dei gas ad effetto serra ad un 30%).

 

Tutto questo, però non è affatto scontato. Sarà necessaria una impegnativa battaglia culturale e politica soprattutto in Italia, Paese, duole dirlo, fra i più arretrati su questi temi. Il ruolo delle organizzazioni non governative, dei media e dell'opinione pubblica sarà decisivo in questo processo. Occorrerà poi ottenere che gli accordi presi vengano effettivamente rispettati, cosa niente affatto scontata. (L'Italia con la ratifica del Protocollo di Kyoto si è impegnata a ridurre le proprie emissioni del 6,5% rispetto all'anno 1990 ma, nonostante le previste pesanti sanzioni economiche, le ha invece aumentate di circa il 20%; nel caso del pacchetto europeo non sono neanche previste sanzioni).

 

Il Presidente Napolitano ha dichiarato poi che la crisi economica deve essere considerata un'opportunità di cambiamento: sono parole che condividiamo totalmente. Ma quale cambiamento? Jeremy Rifkin ha più volte indicato la direzione del cambiamento: è arrivato il momento di accelerare la inevitabile transizione da una economia centralizzata basata essenzialmente sui combustibili fossili ad un nuovo modello economico, decentralizzato, basato essenzialmente sull'energia solare e sull'utilizzo dell'idrogeno come accumulatore e vettore di tale energia. In questo modo potremo moltiplicare i posti di lavoro messi a rischio dalla crisi economica e passare ad un'organizzazione industriale priva di emissioni di gas ad effetto serra e molto meno nociva in termini sanitari."

Nicola Conenna

 

Roma, 1 gennaio 

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Di seguito la parte del discorso di Napolitano a cui fa riferimento l'intervento di Conenna (da <www.quirinale.it): "Ci sono stati in questi mesi dibattito e confronto in Europa e in Italia sui temi del clima e dell'energia, sui temi dell'innovazione necessaria e possibile. Lo sforzo che in questo momento va compiuto per sostenere le imprese - grandi, medie e piccole - che sono in difficoltà pur essendosi mostrate capaci di ristrutturarsi e di competere, non può essere separato dall'impegno a promuovere indirizzi nuovi per lo sviluppo futuro dell'attività produttiva in Italia. Vanno in particolare colte le opportunità offerte dalle tecnologie più avanzate per l'energia e per l'ambiente. Facciamo della crisi l'occasione per rinnovare la nostra economia, e insieme con essa anche stili di vita diffusi, poco sensibili a valori di sobrietà e lungimiranza."

L'Università dell'idrogeno e le fonti rinnovabili

25 giugno 2007

CONOSCERE | Cronaca | Articolo 

Jeremy Rifkin

ROMA - Jeremy Rifkin ha inaugurato a Monopoli l'Università dell’idrogeno, un centro d'eccellenza per la formazione la ricerca e l'informazione sui temi delle nuove energie. “Imprese ed energie: il futuro è rinnovabile. Dall’idrogeno ad un nuovo modello di sviluppo per la Puglia” è stato il titolo della lectio magistralis che il celebre professore americano ha tenuto per l'inaugurazione. “La terza rivoluzione industriale non è un’astrazione filosofica o un prurito intellettuale. È la naturale evoluzione dell’economia, causata dalla convergenza fra un regime decentrato dell’informazione con un regime energetico egualmente decentrato, basato sull'idrogeno e lefonti energetiche rinnovabili”.

Le basi della moderna rivoluzione industriale teorizzata dal filosofo dovrebbe permettere, quindi, di produrre energia in modo democratico, con risorse che sono a disposizione di tutti senza immettere gas a effetto serra nell’atmosfera e dunque preservandola, e soprattutto, determinando una redistribuzione più equa della ricchezza.

La Puglia, nella visione dell'economista, può essere l’Arabia Saudita del sud Italia perché particolarmente adatta alla installazione di impianti per le energie alternative che possono essere vere e proprie opportunità per il territorio. “Si pensi,” - ha proseguito Rifkin- “a quello che è successo, negli ultimi anni al mondo delle comunicazioni, stravolto dall’esplosione di Internet che nell'ultimo ventennio ha rivoluzionato il mondo dell'informazione”.

(Cac/Dire)