Normativa sugli impianti fotovoltaici - Sardegna
Data pubblicazione: May 29, 2009 10:20:0 AM
Definizione delle tipologie di impianti FV da utilizzare
I moduli fotovoltaici possono essere collocati su qualsiasi pertinenza di un immobile (tetto, facciata, terrazzo) o sul terreno. Tuttavia, la decisione sul tipo di installazione non deve essere presa solamente sulla base delle tariffe incentivanti ma anche sull'esistenza sul sito d'installazione dei seguenti requisiti:
rispetto dei vincoli normativi (comunali,provinciali e regionali);
disponibilità di spazio necessario per installare i moduli;
corretta esposizione ed inclinazione della superficie dei moduli.
Le condizioni ottimali in Italia sono:
esposizione a SUD (accettabile anche SUD-EST, SUD-OVEST, con ridotta perdita di produzione);
inclinazione dei moduli compresa fra 25° (latitudini più meridionali) e 35° (latitudini più settentrionali);
assenza di ostacoli in grado di produrre ombreggiamento.
La superficie occupata da un impianto fotovoltaico è in genere poco maggiore rispetto a quella occupata dai soli moduli fotovoltaici, che richiedono, con le odierne tecnologie, circa 8 m²/kW ai quali vanno aggiunte eventuali superfici occupate dai coni d'ombra prodotte dai moduli stessi, quando disposti in modo non complanare e dagli spazi tecnici necessari per l'installazione e manutenzione dei moduli stessi. Un valore indicativo di occupazione di superficie è di circa 12-15mq per kW di potenza installata per pannelli fotovoltaici in "silicio cristallino" e di 24-28mq per kW per pannelli fotovoltaici in silicio amorfo (film sottile). Negli impianti su terreno o tetto piano, infatti, è prassi comune distribuire geometricamente il campo su più file, opportunamente distanziate, in modo da massimizzare l'irraggiamento captato dai moduli. Queste file vengono stabilite per esigenze geometriche del sito di installazione e possono o meno corrispondere alle stringhe, ovvero "serie elettriche", stabilite invece, per esigenze elettriche del sistema di generazione fotovoltaica (sicurezza elettrica, caratteristiche dell'inverter ecc).
In entrambe le configurazioni di impianto, ad isola o connesso, l'unico componente disposto in esterni è il campo fotovoltaico, mentre regolatore, inverter e batteria sono tipicamente disposti all'interno di locali tecnici predisposti.
La produzione elettrica annua di un impianto fotovoltaico dipende da diversi fattori:
radiazione solare incidente sul sito d'installazione;
orientamento ed inclinazione della superficie dei moduli;
assenza/presenza di ombreggiamenti;
prestazioni tecniche dei componenti dell'impianto (moduli, inverter ed altre apparecchiature).
Prendendo come riferimento un impianto da 1 kW di potenza nominale, con orientamento ed inclinazione ottimali ed assenza di ombreggiamento, non dotato di dispositivo di "inseguimento" del sole, è possibile stimare, per il territorio Italiano, le seguenti producibilità annue medie:
regioni settentrionali 1.100 kWh/anno;
regioni centrali 1.250 kWh/anno;
regioni meridionali 1.400 kWh/anno.
Produzione energetica di un impianto fotovoltaico in Sardegna
Per la valutazione della produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici esistono diverse metodologie. La metodologia standard è quella di valutare disponibilità della fonte solare per il sito di installazione utilizzando i dati riportati nella Norma UNI 10349 relativi, fra l'altro, a valori giornalieri medi mensili della radiazione solare sul piano orizzontale di ciascuna provincia italiana. Ciò consente di determinare un irraggiamento annuo globale sulla superficie orizzontale.
Il calcolo della radiazione solare ricevuta da una superficie fissa comunque esposta ed orientata può essere determinata, mediante le formule riportate nella Norma UNI 8477 che utilizzano i valori giornalieri medi mensili della radiazione solare diretta e diffusa sul piano orizzontale forniti dalla Norma UNI 10349. Dall'applicazione della norma si ottiene in Sardegna un irraggiamento globale annuo per una superficie inclinata di 30° pari a circa 1800 kWh/m2/anno. Considerando pannelli fotovoltaici al silicio cristallino e un rendimento conversione pari a 0.75, trascurando ombreggiamenti e in condizioni di orizzonte piatto si giunge ad una producibilità di circa 1350 kWh/kW/anno (energia prodotta ogni anno per kW di impianto installato).
Un altro approccio prevede l'utilizzo di software di calcolo per la determinazione puntuale dell'irraggiamento terrestre note latitudine e longitudine della località in cui si intende installare l'impianto fotovoltaico; i software più moderni consentono di simulare l'andamento giornaliero nelle stagioni dell'anno e gli effetti di ombreggiamento di edifici, alberi, e dei rilievi circostanti. Uno di questi strumenti semplice nell'uso e relativamente preciso nei risultati, sviluppato su piattaforma GIS dalla Unione Europea è disponibile in rete (http://www.re.jrc.ec.europa.eu/pwgis).
Assumendo un valore medio di densità fotovoltaica in Sardegna si è ritenuto di considerare Oristano come località rappresentativa della producibilità degli impianti sardi. Sono stati considerati i dati geografici ed altimetrici [longitudine e latitudine] e altezza in m s.l.m. L'impianto tipo è stato considerato con un rendimento di conversione pari a 76,2%. Le condizioni di migliore producibilità si hanno per una inclinazione del pannello di 33° ed una esposizione a SUD e sono a circa 1.400kWh/kW/anno.
Al variare dell'orientamento del pannello si osserva una riduzione della producibilità passando da SUD a OVEST del 20% a parità di inclinazione.
Andamento della producibilità specifica al variare dall'orientamento del pannello
Allo scopo di valutare gli effetti della variazione di inclinazione e orientamento è stata sviluppata un'analisi qui di seguito riportata che evidenzia le variazioni di producibilità degli impianti al variare dell'orientamento e dell'inclinazione sia in termini assoluti che in termini relativi.
Variazione percentuale della producibilità specifica al variare dell'orientamento e dell'inclinazione del pannello
Producibilità specifica al variare dell'orientamento e dell'inclinazione del pannello
Iter autorizzativo per la costruzione di impianti fotovoltaici
Il D.Lgs. n. 387 del 29/12/2003, all'art. 12, stabilisce che la costruzione e l'esercizio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili sono soggetti ad una autorizzazione unica da rilasciarsi a seguito di un procedimento della durata massima di 180 giorni, nel rispetto delle norme in materia ambientale, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico.
Il DM 19 febbraio 2007 precisa che:
gli impianti di potenza non superiore a 20 kW e gli impianti parzialmente o totalmente integrati non sono considerati "industriali" e non sono quindi soggetti alla verifica ambientale regionale (screening VIA), purché non ubicati in aree protette;
qualora sia necessaria l'acquisizione di un solo provvedimento autorizzativo comunque denominato, l'acquisizione del predetto provvedimento sostituisce il procedimento unico di cui all'art. 12 del D.Lgs 387/2003;
per gli impianti per i quali non è necessaria alcuna autorizzazione è sufficiente la dichiarazione di inizio attività (DIA);
per gli impianti da realizzarsi in aree classificate agricole, non è necessaria la variazione di destinazione d'uso dei siti.
La Regione Sardegna ha con deliberazione 30/2 del 23/05/2007 definito le linee guida per l'individuazione degli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto inserimento nel territorio con il quale si stabilisce che "risultano realizzabili in qualsiasi area gli impianti fotovoltaici parzialmente integrati o con integrazione architettonica" mentre per gli impianti non integrati definisce in maniera puntuale quali siano le aree utilizzabili in accordo con il Piano Paesaggistico Regionale.
Con l'istituzione del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) la Regione Autonoma della Sardegna ha recepito la procedura unica autorizzativa per la realizzazione degli impianti fotovoltaico.
Forme di incentivazione in conto capitale promosse dalla Regione Autonoma della Sardegna
La Regione Autonoma della Sardegna (RAS) sulla base delle indicazioni e degli obbiettivi individuati e descritti dal Piano Energetico Regionale ( PEARS ) ha indetto dei bandi specifici per aiutare la diffusione degli impianti Fotovoltaici e Solare Termico presso le amministrazioni pubbliche e presso i privati e le piccole e medie imprese. In particolare la RAS ha stabilito di incentivare con una quota in conto capitale del 20% gli impianti che sopperissero o riducessero con la propria produzione energetica i rispettivi consumi.
Possono partecipare ai bandi gli impianti Fotovoltaici la cui potenza nominale è non superiore a 20 kW e che usufruiscono del servizio di scambio sul posto. I tempi tecnici necessari sia all'ottenimento delle relative autorizzazioni che i tempi necessari alla realizzazione degli impianti sono abbastanza significativi, tanto che la maggior parte degli impianti incentivabili dalla RAS saranno realizzati nei prossimi mesi. In particolare appare significativo ricordare che il meccanismo dei bandi ha previsto un tempo tecnico per l'inizio dei lavori, una volta ricevuto il parere favorevole all'incentivo da parte della RAS, pari a mesi 6.