Barche del futuro: Biocombustibili e Materiali Superidrofobici
Data pubblicazione: Aug 16, 2011 2:25:31 PM
Materiali superidrofobici, biocombustibili, servizi alimentati con energia da fonti rinnovabili. Sono le soluzioni per la nautica del futuro a cui stanno lavorando i ricercatori dell'Insean, l'Istituto di ricerca nel settore dell'ingegneria navale e marittima del Cnr. ''Per quanto riguarda i materiali -spiega il direttore Emilio Campana all'Adnkronos- esistono sia delle applicazioni già pronte per essere commercializzate sia spunti di ricerca''.
Un primo terreno di intervento è quello della riduzione delle vibrazioni esterne e interne dei natanti, per un maggiore comfort degli utenti e un minor consumo energetico. "Stiamo lavorando a materiali compositi che vengono anche da altri settori, come l'aeronautica - spiega Campana - in particolare, i cosiddetti 'superidrofobici' repellenti all'acqua, che potremmo paragonare alla pelle di alcuni animali marini. Questi materiali riducono la superfice a contatto con il liquido grazie a delle microcavità, diminuendo l'attrito e il consumo di combustibile a parità di percorso, o aumentando la velocità a parità di consumi".
Significativo è l'apporto del risparmio energetico che passa attraverso i biocombustibili e la cogenerazione. ''E' infatti gia' possibile -spiega CAmpana- utilizzare combustibili realizzati con micro alghe e progettare imbarcazioni ibride che affianchino al motore tradizionale un sistema elettrico.
Un altro settore sul quale si può lavorare molto è quello dei sistemi di controllo da remoto. "Captando, attraverso i radar di bordo, i movimenti delle onde e calcolandone l'effetto - spiega Campana - p infatti possibile determinare la rotta pià idonea, tenendo conto delle correnti e dello stato del mare, riducendo così resistenza e, di conseguenza, costi di navigazione". A tutto questo si aggiunga la possibilità di generare energia da fonti rinnovabili come vento, sole e corrente marina. "E' allo studio - aggiunge il direttore dell'Insean - un progetto di elica che si trasforma in turbina per energia elettrica quando la barca procede a vento".
La nautica del futuro non può prescindere, poi, dal design. La carena, oggi legata al gusto del progettista, potrebbe invece assumere forme in grado di ridurre la resistenza. Studi, quelli dei ricercatori, che suscitano l'attenzione degli operatori. ''L'ecocompatibilità -afferma il presidente di Assonautica Gianfranco Pontel- sta diventando un tratto strategico della nautica, ancora di più nella fase di crisi che il settore sta attraversando. Lo sforzo -spiega all'Adnkronos- è di puntare su nuovi materiali eco, ma anche di sviluppare l'utilizzo delle energie rinnovabili come il fotovoltaico e l'eolico''.
Ormai, sottolineda Pontel, ''vi è una consapevolezza diffusa tra gli operatori che l'ambiente è una carta da giocare. A tal proposito -rileva- è significativo il progetto di motore a idrogeno a cui stiamo lavorando e che potrebbe divenatre una realtà''.
Articolo Tratto da Libero 5 Agosto 2011