Le imprese italiane hanno deciso di dedicarsi ad una filosofia
sempre più green per uscire dalla crisi: questo è quanto emerge nel
Rapporto GreenItaly 2011. ciò a cui si fa riferimento non è un settore
legato esclusivamente ai comparti tradizionalmente ambientali, come per
esempio il risparmio energetico, le fonti rinnovabili o il riciclo dei
rifiuti, ma un vero e proprio filo verde, che attraversa e innova anche i
settori più maturi della nostra economia. Una vera rivoluzione verde
che già oggi interessa il 23,9% delle imprese che nel 2011 investiranno
in tecnologie e prodotti green, creando occupazione, il 38% delle
assunzioni è per figure professionali legate alla sostenibilità, e che
attraversa il paese da nord a sud.
Il rapporto
GreenItaly evidenzia come la profondità degli effetti della crisi ha
posto l'intero sistema di fronte alla necessità di un radicale
ripensamento del proprio modello di sviluppo tanto che nel 2011 quasi
un'impresa su quattro (il 23,9% del totale, ovvero circa 370mila
imprese, 150mila industriali e quasi 220mila dei servizi) ha realizzato
negli ultimi tre anni, o realizzerà entro quest'anno, investimenti in
prodotti e tecnologie che assicurano un maggior risparmio energetico o
un minor impatto ambientale. Inoltre un terzo delle imprese che
investono in tecnologie green vantano una presenza sui mercati esteri
(34,8%)
Non tutti i comparti, comunque, sembrano ancora alla pari per quanto riguarda la sensibilità ambientale. Delle 370.000 imprese (150.000 industriali e quasi 220.000 dei servizi) che negli ultimi 3 anni hanno adottato strategie di efficienza o riduzione dell’inquinamento, infatti, il 28% appartiene al settore manifatturiero, mentre nel terziario la percentuale è ferma al 28%. Particolarmente virtuosa, secondo GreenItaly 2011, la filiera della meccanica, mezzi di trasporto, elettronica e strumentazione di precisione, ma anche il comparto della lavorazione dei minerali non metalliferi, dove addirittura un’impresa su tre ha scelto di fare investimenti nella direzione della sostenibilità. La diffusione del fenomeno green sembra attraversare il paese da nord a sud. La classifica regionale per incidenza delle imprese green sul totale vede in testa il Trentino-Alto Adige (con il 29,5% di imprese che investono in tecnologie green) seguito dalla Valle d'Aosta (27,3%), seguono le cinque regioni meridionali con valori tra il 27,2% del Molise e il 25% dell'Abruzzo, passando per la Basilicata, la Puglia e la Campania; con valori di poco superiori al 24% si posizionano poi la Lombardia, il Friuli-Venezia Giulia, il Veneto e il Piemonte. Per quanti riguarda i valori assoluti, invece, la Lombardia guida la classifica con 69.330 imprese, seguita da Veneto con 32.250 imprese, Lazio con 30.240 imprese.
Tratto da EcoVideoBlog
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