H2U, ovvero la prima “Università dell'Idrogeno”!montagna.marco | 13/05/2008 Si chiama proprio “H2U” la prima “Università dell’Idrogeno” al mondo e si trova a Monopoli (Bari): si tratta di un ente no-profit finalizzato alla ricerca, alla formazione e all’informazione sull’idrogeno, questa fonte di energia da fonte rinnovabile che potrebbe (anzi, dovrebbe…) essere il nostro futuro. L’H2U è molto attiva a Bruxelles ed ha già realizzato il “1° convegno mediterraneo dell’idrogeno e delle energie rinnovabili”: proprio nei pressi di Monopoli è stata fondata la “Cittadella dell’Idrogeno” , ovvero un impianto sperimentale dimostrativo che implementa il modello di idrogeno da fonti rinnovabili (come sole e vento) sia per impianti mobili sia per impianti stazionari. La scelta di Monopoli per la prima “Università dell’Idrogeno” al mondo non è casuale: già oggi la Puglia produce il doppio dell’energia che consuma (ben 6.500 megawatt ogni giorno, di cui metà ceduti alla rete), ma nonostante ciò il PEAR (Piano Energetico ed Ambientale Regionale) prevede un ulteriore consolidamento dell’efficienza e dell’approvvigionamento energetico soprattutto da fonti rinnovabili tra cui, appunto, l’idrogeno. Infatti,entro la fine del 2008 saranno realizzate sei stazioni di distribuzione di idrogeno per le 6 province pugliesi, grazie ad uno stanziamento regionale di 5 milioni di euro. Si tratterà della prima rete al mondo di distributori di idrogeno ed idrometano (una miscela composta da un 70% di metano e da un 30% di idrogeno) con produzione locale di idrogeno mediante elettrolizzatori con energia elettrica prodotta da impianti solari ad alta efficienza ed eolico a basso impatto visivo e sonoro. Già una rete per la diffusione dell’idrogeno è entrata in funzione ad Arezzo (e vi ho dedicato un post poche settimane fa), ma questa sarà una vera e propria rete di distribuzione su larga scala (regionale). Molte auto potranno così alimentarsi con l’idrogeno o con l’idrometano: infatti, le autovetture omologate per essere alimentate a metano possono essere alimentate con una miscela di idrogeno fino al 30% senza apportare modifiche sostanziali all’auto stessa. Il succitato PEAR (Piano Energetico ed Ambientale Regionale) pugliese prevede un abbassamento della produzione di carbone (dal 57% del 2004 si dovrebbe passare al 32% del 2016), un aumento dei gas naturali (dal 13% al 32%, con la realizzazione di rigassificatori) ed un aumento delle energie rinnovabili (dal 13% al 18%). Lo scopo principale è di abbattere le emissioni di CO2 del 10%: se può essere discutibile la scelta dell’aumento dei gas naturali, è al contrario senz’altro favorevole la scelta dell’aumento dell’energia da fonti rinnovabili puntando sul solare, sulle biomasse, sull’eolico, sull’idrogeno, ecc… |
Green News >