L'idrogeno come fonte di energia per le case e per i luoghi pubblici. La svolta verso questo obiettivo potrebbe essere data dalle applicazioni del progetto scientifico europeo Eden (High Energy Density Mg-based Metal Hydrides Storage System), relativo allo stoccaggio di idrogeno in nuovi materiali e coordinato da un centro di ricerca italiano, la Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento. Il prototipo del sistema sviluppato nell'ambito del progetto è già pronto. Il 24 e il 25 settembre sarà presentato presso la sede della Fbk in via Sommarive a Povo (Trento), prima di essere trasferito a Barcellona per la fase conclusiva del progetto, prevista per fine anno. L'obiettivo raggiunto dai ricercatori è stato di riuscire ad immagazzinare l'idrogeno in un materiale allo stato solido, a base di magnesio, in grado di catturare e trattenere gli atomi di gas sulla propria superficie. In questo modo non è necessario tenere l'idrogeno in recipienti sotto pressione ed è possibile accrescere la sicurezza dello stoccaggio. In un contenitore dal volume di pochi litri si può avere un accumulo di idrogeno in grado di fornire l'energia necessaria ad un'abitazione per 24 ore, sia dal punto di vista elettrico che termico, e renderla disponibile a seconda delle esigenze dell’utente. Peculiarità del progetto è stato sviluppare un sistema di batteria a idrogeno che prevede l’utilizzo di energia variabile e intermittente di sole e vento, seguendo i profili di consumo degli utenti. |
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