Fotovoltaico nascosto tra le piante
Angelo Fontanesi GALTELLÌ. Ettari di serre per la produzione di
pregiate piante esotiche o impianti fotovoltaici a livello industriale
camuffati e copiosi nelle piane agricole in spregio alle norme di
tutela paesaggistica? A denunciare il pericolo di una elettrificazione
selvaggia delle campagne baroniesi è il sindaco di Galtellì Renzo Soro
in una lettera spedita l’altro ieri al Presidente della Regione Ugo
Cappellacci e agli assessori regionali alla Difesa dell’Ambiente Emilio
Simeone, agli Enti Locali Finanze e Urbanistica Gabriele Asunis,
all’Agricoltura Andrea Prato e all’assessorato Difesa dell’Ambiente
della Provincia di Nuoro. «Nello scorso mese di febbraio - scrive il
sindaco Soro - al Suap di questo Comune sono pervenuti due progetti di
miglioramento fondiario relativi alla realizzazione di impianti
serricoli con coperture fotovoltaiche in zone classificate “E”-
agricole. Entrambi i progetti prevedono la copertura di vaste
estensioni per produzioni energetiche termiche per la quale è stato
avviato il procedimento amministrativo per il rilascio
dell’autorizzazione provinciale prescritta dalla Legge Regionale numero
9 del 12 giugno 2006». Impianti per i quali, spiega Soro, anche le più
recenti direttive regionali in materia confermano l’esclusione della
procedura di screening ambientale. «In buona sostanza - riassume Renzo
Soro - le direttive consentono la realizzazione di veri e propri
impianti fotovoltaici, purché integrati architettonicamente, in spregio
a qualsivoglia valutazione di tipo paesaggistico-ambientale». Nello
specifico le pratiche istruttorie presentate al Suap di Galtellì sono
quelle di una ditta del cagliaritano e di una del ravennate e prevedono
la realizzazione di due serre di vaste dimensioni. La prima di 3 ettari
per prodotti ortofrutticoli e la seconda addirittura di 7 ettari per la
coltivazione di Aloe. Serre che Soro teme siano state ideate ad hoc per
permettere l’integrazione architettonica delle installazioni
fotovoltaiche eludendo così ogni forma di controllo e di verifica di
impatto ambientale. E ad allarmare ulteriormente il sindaco
galtellinese è la notizia di imminenti presentazioni di ulteriori
progetti di dimensioni ancora più vaste da parte di ditte estere. Da
qui la richiesta alla Regione affinchè valuti la situazione esposta ed
adotti i necessari provvedimenti per evitare irreparabili danni
paesaggistici sull’intera Sardegna. «Da tempo - sottolinea con una
certa preoccupazione Renzo Soro - riscontriamo che il nostro territorio
à visitato da società interessate alla realizzazione di impianti
fotovoltaici attraverso impianti serricoli, con estensione per migliaia
di metri quadri. Un fenomeno che sappiamo esistere anche in altre zone
dell’isola. Da una attenta analisi delle norme e da diversi colloqui
avuti con i funzionari regionali dell’assessorato all’Ambiente e
all’Urbanistica, abbiamo accertato che nella materia specifica c’è non
solo confusione ma anche incertezza giuridica. Per questo come giunta
comunale - continua Renzo Soro - abbiamo deciso di chiedere chiarimenti
agli organi competenti al fine di scongiurare il rilascio di
autorizzazioni non corrette. Mi preme sottolineare che da parte nostra
non esiste nessun pregiudizio ideologico in merito alla realizzazione
di impianti per la produzione di energia alternativa - conclude il
primo cittadino - in coerenza con i trattati internazionali di Kyoto.
Ma non si può prescindere dal pretendere che il tutto avvenga
attraverso un percorso di norme e leggi chiari».
Il nostro punto di vista Il punto è che, chiunque abbia promosso il progetto, le serre sono delle strutture concrete e definite ed è un bene che abbiano integrato del fotovoltaico. |
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